AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

OTTOBRE PARTE COL TURBO: STABILITÀ E ANOMALIE POSITIVE SU BUONA PARTE DEL CONTINENTE.
SARÀ “OTTOBRATA” A TEMPO INDETERMINATO ANCHE QUEST’ANNO?

A questa domanda al momento non possiamo rispondere. Fatto sta che Settembre chiude ruggente e altrettanto ruggente esordisce Ottobre.
Ed è molto probabile che la prima decade del mese trascorra intonsa o quasi.
Ma non amiamo andare troppo in là. Certo, i forecast del modello europeo di sblocchi veri non ne scorgono, per giorni e giorni.
Ma noi, al solito, faremo un passo per volta.

Poco da dire sulla sinottica e non vogliamo perderci troppo tempo.

FLUSSO UMIDO E PERTURBATO RELEGATO AD ALTE LATITUDINI; OGNI ONDULAZIONE DEL FLUSSO STESSO SI CONCRETIZZA CON UN APPROFONDIMENTO DEPRESSIONARIO IN MEZZO ALL’ATLANTICO E UN RIVERBERO DI PROMONTORIO SUBTROPICALE VERSO L’EUROPA CENTROCCIDENTALE (Mediterraneo centroccidentale “in primis”; anche se le anomalie più nette si vedranno alle latitudini francesi e tedesche in questo tratto di inizio Ottobre).

L’approfondimento depressionario in Oceano fa capo ad una saccatura polare centrata appena sotto la Groenlandia e l’Islanda.
In risposta a questa sacca, dalle latitudini subtropicali parte UN’ONDA LUNGA STABILIZZANTE che assumerà un asse sudovest-nordest, con buon contributo nordafricano occidentale.

Sul bordo orientale di questo promontorio resiste quello scialbo cut-off ionico-egeo, che man mano traslerà come cavo d’onda verso est.

Unica nota di rilievo LO SCIVOLAMENTO DI UN BLANDO CAVO D’ONDA ALL’ALTEZZA DELLE ALPI/NORDITALIA INTORNO AL 5-6 OTTOBRE, quando il promontorio verrà un po’ schiacciato zonalmente (lungo i paralleli) dall’abbassamento temporaneo del fronte polare. Ma non sono queste le manovre da reset.

Anzi, IMMEDIATAMENTE DOPO POTREBBE DI NUOVO FARSI AVANTI UN ALTRO PROMONTORIO, più o meno per le stesse persistenti dinamiche in Oceano già descritte. Ne riparleremo.

Pertanto:

SABATO 30 – 1′ SETTIMANA DI OTTOBRE: sole e caldo anomalo tra questo fine settimana e mercoledì. Già in questi ultimissimi giorni stiamo percependo una risalita termica dopo quella “rinfrescata” di grecale.
Sarà questa la fase più imponente come pressione, geopotenziali e termiche (picco tra domenica pomeriggio e martedì).

Prime mattine con foschie.

Passeremo poi attraverso quella parentesi di leggero stemperamento, dovuto al cavetto d’onda alpino, ma obiettivamente poco cosa, non in grado di rimescolare le carte: qualche innocua velatura già mercoledì, velature più spesse o stratificazioni giovedì, a cui molto difficilmente si potranno associare isolate pioviggini o piovaschi.
Venerdì forse un po’ di cumulogenesi pomeridiana, anche stavolta difficilmente maturabile in isolatissimi nuclei di precipitazione.

La settimana dovrebbe chiudere con la persistenza della stabilità, sempre su un clima più tardo estivo che autunnale, anche se un po’ meno esasperato che quello dei prossimi giorni.

* I piccoli disturbi legati al blando cavo d’onda li abbiamo dati per puntigliosità di analisi. Chiaro che a queste distanze qualcosa potrà modificarsi, ma, stante la configurazione, dubitiamo di deterioramenti più significativi.

TEMPERATURE E VENTI: venti a regime di brezza, prima nordorientali e poi sudoccidentali.
Temperature praticamente da fine estate soprattutto al Centronord tra sabato e mercoledì: massime non lontane dai +30 anche nelle nostre zone (+27/+29) e forse anche sopra la soglia fatidica dei +30 in certe aree preferenziali.
Le minime riusciranno a scendere abbastanza grazie all’irraggiamento notturno, ma difficilmente si andrà sotto i +12/+13 se non in campagna o nelle vallate.
Nel cuore del promontorio forse non si scenderà sotto i +15 nelle minime.
Escursione termica abbastanza marcata, pur ricordando che le ore di luce sono sempre di meno e le giornate si accorciano.

IN CALCE (👇) facciamo sintetizzare il tutto dagli INEQUIVOCABILI SPAGHI: precipitazioni pressoché nulle e fascio isoterme bloccato su un sopramedia senza scossoni.