INSTABILITÀ A SPRAZZI FINO A SABATO, MA POCO INCISIVA.
TRA DOMENICA E LUNEDÌ ALTRA “GOBBETTA” NORDAFRICANA.
TREND CLIMATICO ANCORA VOTATO AL SOPRAMEDIA FINO ALL’EQUINOZIO E OLTRE.

Settembre piuttosto secco finora. La campana ad omega ha dato un saggio di come il calore subtropicale nordafricano possa arrivare indisturbato fino a certe latitudini anche a Settembre.
Già avevamo fatto cenno agli imponenti sopramedia registrati in Francia, Inghilterra, Benelux o Germania occidentale.

Da noi questo sopramedia è stato più contenuto, ma pur sempre sensibile in questi ultimi giorni.

Ora l’omega, che era ben definita, è in ritirata e destrutturazione verso più basse latitudini, tra Basso Ionio e zone libiche (dove – ricordiamo in tralice – , dopo quelli ellenici, si sono abbattuti i fenomeni alluvionali legati al precedente vortice).

Dalle nostre parti DA GIOVEDÌ A SABATO STAREMO IN UNA SITUAZIONE DI “LIMBO”, ATTRAVERSATI DA UN DEBOLE CAVO D’ONDA legato a pressioni un po’ più basse che fanno capo all’asse della saccatura britannica in discesa verso la Francia.
Ne deriverà un’INSTABILITÀ A SPRAZZI nelle aree centrali, più marcata invece al Nord e al Nordovest sabato.

Poi, proprio sabato, UNA SEZIONE DELLA SACCATURA BRITANNICA VERRÀ TAGLIATA IN CUT-OFF, DIREZIONE PORTOGALLO.

Dopo l’instabilità (della staffa) di sabato ASSISTEREMO QUINDI AD UNA NUOVA AVVEZIONE CALDA, UN’ONDA MOBILE (=temporanea) NORDAFRICANA TRA DOMENICA E LUNEDÌ/INIZIO MARTEDÌ, come risposta dinamica al cut-off suddetto.
Cut-off che in breve verrà riagganciato dalla saccatura-madre, che si abbassa e punta la Francia.

Arrivati a questo punto (lunedì sera), dai modelli si evince un andamento abbastanza univoco: LA SACCATURA NON RIUSCIRÀ AD ENTRARE VERSO DI NOI DALLA FRANCIA, ma si risolleverà in senso zonale (=più o meno lungo i paralleli), in una CONFIGURAZIONE che possiamo definire “A PIALLA”.
Per buona parte della settimana ventura (dopo la “gobbetta” mobile di domenica-lunedì e un martedì ancora caldo al Centrosud ma lievemente instabilizzato al Centronord) ne risulterebbe una situazione mediamente stabile, con clima ancora molto mite e giusto qualche disturbetto transitorio associato a piccoli sbuffi di aria umida atlantica al di sotto delle Alpi.

Ma non vogliamo andare troppo in là con la previsione.

Nelle 2 CARTE SOTTOSTANTI (👇) vediamo prima il cut-off portoghese, che richiamerà il caldo alla sua destra; e poi il rientro del cut-off stesso all’interno della saccatura principale, che però assumerà un asse zonale, visto il progressivo “gonfiarsi” della depressione in zona islandese e dintorni, che lascerà così le vorticità confinate ad altitudini sovralpine.
Sotto il limite del 47′ parallelo solo fievoli disturbi sul Mediterraneo centroccidentale, flebili onde molto corte a varcare l’arco alpino o blandi residui freschi in quota, praticamente i relitti di quel cut-off portoghese.

PERTANTO:

GIOVEDÌ SERA- SABATO: come già anticipammo nel precedente bollettino, instabilità a macchia di leopardo che vedrà qualche nucleo precipitativo ancora tra tardo pomeriggio e prima serata di giovedì: parliamo di focolai isolati.
Ma ormai giovedì è quasi storia.

Anche venerdì seguirà una traccia simile, con residua instabilità nottetempo e qualche goccia fortunosa al massimo (le piogge un po’ più consistenti si spostano verso l’Alto Adriatico); solo nuvolosità irregolare tra l’alba e la mattina, in lizza con qualche raggio di sole. Poi tra fine mattina e pomeriggio solità convettività sparsa a macchia con possibilità di estemporanei piovaschi.
In serata si dirada la nuvolosità.

Sabato assisteremo all’ultima fase instabile da ovest, legata al debole cavo d’onda francese e al flusso umido sudoccidentale che spira sul bordo est del cut-off portoghese (in distacco proprio in quelle ore).

Piogge che riguarderanno soprattutto il Nordovest, la Liguria e l’Alto Tirreno.
Qua tra notte e mattina non ci attendiamo ancora niente di sostanziale.

Tra fine mattina e pomeriggio altra scorribanda convettiva, che stavolta potrebbe vedere anche la formazione di una linea temporalesca in ingresso dalla Toscana, un cluster più definito che la singola cella isolata: questa eventualità proviamo ad incasellarla nel primo/medio pomeriggio.
Poi verso il tramonto e in serata riaperture e dissoluzione definitiva del transiente instabile: ultime piogge su medio-alto Adriatico.

DOMENICA-LUNEDÌ: la stabilità e il calduccio (diciamo pure il caldo, per essere in pieno Settembre) tornano a farsi sentire.
Più sgombri e puliti i cieli domenica, passibile di qualche velatura o schermatura il lunedì.

MARTEDÌ-SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA: la diamo più come tendenza che come previsione, vista la distanza.
A parte quella potenziale debole onda corta di martedì (vedi sopra nell’analisi sinottica) con nuvolosità sparsa e forse qualche “grumo” umido a zonzo nel pomeriggio (parliamo di piovaschi accidentali e dappoco), per il resto non scorgiamo cose degne di nota: sole e innocui cumuli sparsi in un clima molto mite.

* Al solito ricordiamo che se sopraggiungessero variazioni rilevanti sarà nostro compito informare al riguardo.

TEMPERATURE E VENTI: termometri in lieve calo tra giovedì e sabato, ma pur sempre molto mite per il periodo.
Domenica e lunedì (e fino a martedì) rialzo termico con ritorno in zona +30 gradi.
A seguire lieve calo, ma pur sempre molto mite fino all’equinozio almeno.
Minime stabili o in lieve aumento da domenica in avanti.

Venti da deboli a moderati principalmente da sudovest.